sabato 30 novembre 2013

SCOPERTO IL BAZAR DELLA DROGA DEI RAGAZZI


Marijuana per i giovani nascosta tra gli scaffali del market etnico: droga già divisa in dosi, per tutti i gusti e per tutte le tasche. I carabinieri della stazione di Prato della Valle hanno sequestrato quasi due chili di “erba” all’interno del negozio Eyotor Trading di via Piacentino 5. I titolari nigeriani l’avevano piazzata tra il registratore di cassa e la culla del figlioletto di dieci mesi. È la prosecuzione dell’indagine denominata “Scialla” che aveva portato all’arresto di una gang di minorenni particolarmente attivi nel mercato cittadino della droga.
Arrestato a 18 anni. L’attività dei carabinieri, coordinati dal luogotenente Giancarlo Merli, ha avuto un’accelerazione con l’arresto fatto mercoledì sera. In manette è finito G. D. diciottenne da pochi giorni. Il giovane è stato fermato in via Aspetti con 33 grammi di marijuana. I militari dell’Arma avevano già forti sospetti sullo spaccio di droga al market di via Piacentino: la conferma è giunta con la confessione del giovane.
Il blitz. Gli investigatori in borghese hanno organizzato vari servizi di osservazione, fino al blitz conclusivo giovedì pomeriggio. Prima di entrare hanno fermato un gruppo di adolescenti con 14 grammi appena acquistati. A quel punto il negozio di via Piacentino è stato ispezionato da cima a fondo. I titolari, marito e moglie nigeriani, avevano nascosto la droga tra il registratore di cassa e la culla del loro figlio. La marijuana era già divisa in dosi da 1, 2, 5, 10 e 15 grammi, in modo da accontentare tutti i clienti. Il locale, di circa 90 metri quadrati, è stato sottoposto a sequestro preventivo. In manette sono finiti Christopher Omorowa Okao, 47 anni e la moglie Faith Omorowa Okao, 40 anni. L’ufficio Igiene dell’Usl 16 è stato chiamato in causa per un’ispezione, visto che alcuni alimenti non sembravano conservati nel migliore dei modi.
L’indagine. I carabinieri hanno sequestrato anche un tablet Samsung, con cui probabilmente venivano tenuti i contatti con i giovanissimi, utilizzando le nuove forme di messaggistica istantanea come il famoso WhatsApp: circostanza che crea non poche difficoltà agli investigatori con i tradizionali sistemi di intercettazione telefonica.


mercoledì 27 novembre 2013

LA MOGLIE DI UN EX TOSSICODIPENDENTE

Salve a tutti.

Sono la moglie di ex tossicodipendente. La nostra storia e iniziata nel 2000. Non e stato facile,come tutte le storie normali che iniziano ma neanche difficile se si e innamorati. Mio marito era appena uscito dopo sei mesi di comunità, iniziamo a frequentarci , premetto che conosco e fatto uso di droghe ma per fortuna non ho toccato l’eroina, Lui era molto nervoso e beveva tanto,alcune sere era intrattabile al tal punto che mi chiedevo che ci stavo a fare con lui….. Insomma perdevo la pazienza. Ma non ho mollato sono andata avanti con alti e bassi. Il mio comportamento era normale, non ho mai fatto la sospettosa o per lo meno non gli facevo capire che era controllato,anche se io sapevo tutti i suoi movimenti. Tanto non serve martellare tipo “dove sei stato,perché sei arrivato a quest’ora,fissarlo negli occhi per vedere come sono,fammi vedere le braccia ecc.”. ho la peggior cosa non prendere mai il discorso. Anzi parlavamo molto, ancora tuttora ne parliamo. Poi ho conosciuto la sua famiglia che per lui si sono fatti in mille per salvarlo, inutile fare finta di niente, ci sono famiglie che fanno finta di non sapere ho quando lo sanno subito dicono per colpa della gente che frequentavi.. non e cosi nessuno ti regala la droga ho ti trascina anzi chi ce dentro prima di te ti avvisa che ti stai rovinando la vita. Poi la vita ti mette davanti a dure prove come la perdita di una madre a 5 mesi dal nostro matrimonio. Con questo dolore uno pensa che ci ricade perché sei debole invece lui e stato forte…… beh sono passati 14 anni e stiamo vivendo una bellissima vita. Grazie per aver letto la mia storia e se volete chiedermi qualcosa qualunque cosa un consiglio io sarò fiera di aiutarvi…..

Raccontata Da Lucia

martedì 26 novembre 2013

SPACCIO CASERTA ARRESTATI UNA DONNA ITALIANA E UN EXTRACOMUNITARIO

AVERSA - Il Gruppo della Guardia di Finanza di Aversa, nell’ambito delle operazioni di controllo del territorio finalizzate alla repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti, ha posto in essere un’attività di osservazione e pedinamento che ha consentito di individuare un’abitazione utilizzata come base logistica per lo smistamento di ingenti quantità di droghe provenienti dall’estero.
I Finanzieri, che già da tempo osservavano i movimenti di una donna originaria di Aversa in contatto con soggetti extracomunitari gravitanti in ambienti criminali della zona, hanno intercettato un plico a lei inviato dall’estero tramite una società di spedizioni internazionali.
Al momento del ritiro dell’imballaggio da parte del destinatario, nei pressi della sua abitazione in Aversa, i militari sono prontamente intervenuti e, a seguito di un approfondito controllo, hanno scoperto che, all’interno dell’involucro, vi era un mobiletto in legno tipo portagioie, nel quale, abilmente occultati in un doppiofondo appositamente predisposto, sono stati rinvenuti 1,2 chilogrammi di eroina purissima. La donna destinataria della spedizione, S.C. di anni 60, è stata immediatamente tratta in arresto ed associata al carcere femminile di Pozzuoli.
L’operazione di servizio si è conclusa con l’arresto di un ulteriore soggetto, di origine pakistana e dimorante a Napoli, che nel frattempo si presentava presso l’abitazione della donna per ritirare lo stupefacente e poi immetterlo sulle piazze di spaccio clandestino. L’extracomunitario, A.S. di anni 30, è stato invece rinchiuso nel carcere di Poggioreale.
Le attività sono state supportate dai cani antidroga “Patti” e “Paghen” in dotazione al Gruppo di Aversa, che, grazie al loro infallibile fiuto, hanno reso possibile l’individuazione della sostanza stupefacente.
La droga, destinata a consumatori locali, avrebbe fruttato, una volta tagliata e spacciata, oltre 60 mila euro.
L'odierna operazione di servizio testimonia il consolidato impegno della Guardia di Finanza sul territorio casertano, rivolto alla prevenzione e repressione di reati di grave pericolosità sociale, quali quello dello spaccio di sostanze stupefacenti.
GDF Caserta, arrestati una donna italiana e un extracomunitario per spaccio di stupefacenti

sabato 23 novembre 2013

SPACCIO 11 ARRESTI E 10KG DI DROGA SEQUESTRATA

PAVIA

Gli uomini della Guardia di finanza di Pavia hanno arrestato, nella notte, undici persone in tutta la provincia accusate di far parte di una gang di spacciatori di cocaina e di hashihs. L’indagine è durata diversi mesi con appostamenti e pedinamenti. Cinque persone sono in carcere mentre altre sei hanno ottenuto l’obbligo di dimora.

Sono quattro extracomunitari e un italiano, di origini campane, da tempo residente a Pavia le persone finite in carcere in esecuzione di ordini di custodia cautelare. L'operazione 'Nova Spes' è stata condotta dalla Guardia di
Finanza di Pavia, su disposizione della locale Procura della Repubblica coordinata dal procuratore capo Gustavo Cioppa: i finanzieri sono stati coadiuvati da unità cinofile anti-droga del Gruppo Pronto Impiego di Milano.


Nel corso di uno dei controlli effettuati davanti alle scuole cittadine è stata sequestrata una piccola dose di droga a uno studente. In seguito sono partiti pedinamenti, appostamenti ed intercettazioni telefoniche che hanno consentito di individuare un gruppo di giovani pavesi, soprattutto universitari, che gestivano lo spaccio di droga nelle piazze della movida pavese. Sono stati identificati un centinaio di clienti delle più diverse fasce d'età ed estrazione sociale, compresi anche alcuni minorenni. La vendita delle dosi avveniva nei luoghi più svariati: dai locali del centro storico alle abitazioni degli stessi spacciatori, e anche all'interno degli stessi istituti universitari. Nel corso dell'indagine sono stati sequestrati quasi dieci chilogrammi di droga, tra cocaina, hashish, marijuana e Lsd.

giovedì 21 novembre 2013

QUESTA E’ LA MIA STORIA...

Ho 43 anni,sono sposato da circa 2 anni,conduco una vita dignitosa finalmente... e mi piace pensare oggi,che ho fatto pace con me stesso...
sono stato un tossico,marcio,bugiardo...insofferente,tormentato...da i miei vari scheletri...nei miei vari armadi. Sono cresciuto in periferia...figlio di meridionali(con orgoglio),venuti veramente con gli scatoloni legati con le corde e il peperoncino che dettava legge...dalla Calabria,terra orgogliosa e leale...ma tanto arida e omertosa. Mio padre ha fatto arricchire l'avvocato Agnelli...insieme ad altri centomila miliardi di meridionali...mio padre orgoglio del lavoro...40anni di schiena e ginocchia rotte...frustrato...tanto da incattivirsi.
Sono ultimo di tre figli il più piccolo...l'unico maschio,il più coccolato,è vero! 
ma anche una discarica...quello che non capiva...perché era piccolo appunto!e io ingoiavo in silenzio...quasi arido e omertoso, ingoiavo...chilometri di vissuti come una carta assorbente...
Ho vissuto il boom de "gli anni -90"...dunque il benessere di quegli anni...i meridionali con l'alfa sud...poi alfetta...il ciao,il bravo...il fifty...me ne andavo in giro...a guardare chi aveva ciò che io non avevo, mai invidioso però...quasi rassegnato. 
Ho cominciato a lavorare presto...ho abbandonato gli studi...e stavo tanto fuori casa...nell'illusione adolescenziale...di trovare la felicità...e poi perché a casa dovevo ingoiare...fuori potevo farmi le canne e ascoltare il reggae.
...Poi nei quartieri è arrivata l'eroina,e per una personalità traballante come la mia...è stato 
un connubio perfetto!...mi sono bucato da subito...vedendo 2 miei amici...fatti che "stavano bene"...non potevo essere da meno io...e dunque bon fix... 
Poi i soldi dello stipendio non bastano più...in 10 anni di tossicodipendenza mi sono mangiato un patrimonio...non tutto mio ovviamente! 
Doppia vita...un lavoro dignitoso,le piste sulle braccia...fino a quando l'eroina te lo permette!...il mio salto nel baratro è stato inevitabile...sono caduto dall'alto io...inevitabilmente nella merda fino al collo!...magari in carenza!...mi odiavo,ero infelicemente il carnefice di me stesso...e dei miei familiari...più mi sentivo in colpa più mi facevo...responsabilità zero...
Il lavoro è andato a puttane...chiedo aiuto al sert...comunità!
2 volte la comunità...un lungo percorso,tortuoso...di fronte a "estranei "a parlare dei cazzi tuoi...di tutti quei chilometri di merda che ti sei ingoiato...come fai a spiegare che ti sei fatto le pere...è proprio quello il tuo cammino...come faccio a spiegare che l'eroina per me è stato un nascondiglio...devo viverlo per capirlo...anni di analisi...di racconti,di svisceramenti....
Anche dopo la comunità...una volta a settimana,di tasca mia!...alla fine è bello essere ascoltati,ed è bello anche ascoltare!...sentire nella pancia!...le emozioni!
...Ho imparato che è importante volersi bene,volere il proprio bene...senza calpestare gli altri...sgomitando si certo...come richiede la vita!
ho fatto pace con me stesso!

Raccontata da Pino

mercoledì 20 novembre 2013

DROGHE FURBE I CONTROLLI NON LE RICONOSCONO

Le chiamano smart drugs, ovvero droghe considerate dagli addetti ai lavori ‘furbe’, perchésfuggono ai controlli di legalità attraverso il commercio on line, e che presentano difficoltà di riconoscimento da parte degli stessi operatori sanitari. Il governo italiano ha classificato 280 nuove sostanze che rientrano in questa specifica categoria, tra di esse vi sono ketamina, cannabis sintetica, salvia divinorum, khat, kratom: proprio per arginare il fenomeno il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha presentato alla stampa il piano dell’esecutivo per contrastare queste sostanze ‘che ben si nascondono e si camuffano e che invece devono essere immediatamente riconosciute dagli operatori sanitari per poter intervenire in tempo‘, ha dichiarato il ministro.

Il piano, patrocinato dalle Nazioni Unite e da dieci società scientifiche, verrà presentato in dieci città del Paese, e prevede corsi di aggiornamento per strutture sanitarie e forze dell’ordine, oltre che una campagna di sensibilizzazione sul tema nelle scuole. Dal punto di vista del controllo sociale vi è il problema di porre un argine alla vendita di tali sostanze che avviene su internet, un mercato strettamente interconnesso con quello dei farmaci contraffatti, e che ha già prodotto 70 casi accertati di intossicazione. E poi c’è ovviamente la questione sanitaria: molte persone arrivano al Pronto Soccorso vergognandosi di confessare le sostanze assunte, rendendo più difficile il lavoro di medici e infermieri. Queste ‘droghe furbe’ provocano sintomi riconosciuti comeproblemi renali, cardiaci e respiratori, accompagnati talora anche da disturbi psicologici, senza contare gli effetti che hanno quando combinate con alcol e altre droghe.

‘Anche se è diminuito il numero di tossicomani negli ultimi 10-15 anni, non bisogna assolutamente abbassare la guardia, e iniziare con programmi di prevenzione dell’uso di sostanze stupefacenti fin dalle scuole elementari. I dati ci dicono che l’eroina e la cocaina sono state sostituite fra i giovani da nuove sostanze psicoattive: anfetamine, ecstasy e un elenco vastissimo di nuove sostanze propinate ai ragazzi anche attraverso i nuovi mezzi di comunicazione‘, ha dichiarato ancora il ministro Lorenzin, che proprio per questo motivo batte con forza il tasto dell’educazione scolastica come canale informativo per i ragazzi attratti da queste sostanze psicotrope di nuova generazione. La Rete è il mezzo privilegiato utilizzato da queste aziende senza scrupoli, che secondo i dati in possesso dai nuclei antidroga presenti nel nostro paese, possono arrivare a guadagnare fino a 500mila euro al mese. Un business che rischia di ingrossarsi sempre di più, affiancandosi al mercato ‘tradizionale’ della droga in mano alla criminalità organizzata.
farmaci

martedì 19 novembre 2013

Piazza da Verrazzano in cantina 900 dosi di marijuana

Piazza da Verrazzano: in cantina 900 dosi di marijuana, arrestato 40enne


   I Carabinieri sono stati avvisati da un residente che ha sentito l'odore

Arrestato un 40enne per produzione, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. I Carabinieri lo hanno fermato sabato pomeriggio all’interno di un appartamento in piazza Giovanni da Verrazzano, dove un residente aveva telefonato al 112 per segnalare uno strano odore proveniente dalla porta di una cantina del palazzo in uso al 40enne, noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti di polizia.

All’arrivo dei Carabinieri l’uomo, che si trovava nel suo appartamento sito ai piani superiori, è stato invitato ad aprire la porta chiusa con un lucchetto. All’interno della stanza è stato rinvenuto un armadio contenente quattro rametti di marijuana essiccati, una busta di carta con altrettanta sostanza stupefacente, un kit per la coltivazione della cannabis e 5 vasi di piante di marijuana di media grandezza.

In totale, la sostanza sequestrata dai Carabinieri, supererebbe il chilogrammo e le analisi svolte dal Laboratorio dei Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna indicherebbero che quanto rinvenuto contiene un principio attivo per oltre 900 dosi.

Il 40enne si trova nelle aule giudiziarie di via Farini, in attesa della celebrazione del rito direttissimo.



                                        

                                                                            Fonte ( http://www.bolognatoday.it )

domenica 17 novembre 2013

DROGA SEQUESTRATI 430 GRAMMI DI EROINA E 150 DI COCAINA

Sette maghrebini sono stati arrestati dalla squadra mobile di Perugia che ritiene di aver disarticolato un ''importante canale di approvvigionamento di eroina e cocaina'' tra l'Umbria, Napoli e Livorno. Cinque le ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip Alberto Avenoso, due gli arresti in flagranza. Nel corso dell'indagine, coordinata dal sostituto procuratore Mario Formisano, sono stati sequestrati 430 grammi di eroina e 150 di cocaina, insieme a 18 mila euro in contanti ritenuti provento dell'attivita' illecita. Nel corso dell'inchiesta sono emerse transazioni di denaro - destinazione Tunisia - per un importo complessivo di 56 mila euro. I dettagli dell'operazione sono stati resi noti stamani nel corso di una conferenza stampa dal vicequestore Marco Chiacchiera. Il capo della Mobile ha parlato di un ''giro d'affari spaventoso'' messo in atto dal presunto capo del gruppo, un tunisino di 36 anni di stanza a Napoli, gia' conosciuto dalla polizia perche' fino a poco tempo fa dimorante a Perugia. Gli altri indagati (quattro tunisini e due marocchini) vengono considerati ''corrieri'' e ''luogotenenti'' impegnati a distribuire la droga in Umbria e Toscana, muovendosi a bordo di treni, auto o pullman. Secondo quanto riferito dagli investigatori, il presunto capo dell'organizzazione sta per diventare padre e se non fosse stato arrestato avrebbe fatto perdere le proprie tracce rientrando nel proprio Paese di origine. L'inchiesta della sezione criminalita' diffusa della squadra mobile si e' sviluppata in seguito all'arresto di altri spacciatori, a Perugia, nel 2011, quando, in seguito ai provvedimenti restrittivi, vennero ridisegnate le gerarchie dello spaccio. Sono ora in corso accertamenti, da parte della squadra mobile, per verificare gli eventuali collegamenti dei maghrebini coinvolti nell'indagine con la criminalita' organizzata campana. Gli arrestati sono detenuti negli istituti penitenziari di Poggioreale, Perugia e Livorno.



venerdì 15 novembre 2013

SCRITTO CON IL CUORE DA UN RAGAZZO CHE HA CAPITO

La notte tra il 30 aprile e il 1 maggio, durante un after hour nella discoteca Insomnia in provincia di Pisa, una giovane ragazzo di appena 20 anni è deceduto, la morte è dovuta a un cocktail di droghe che gli è stato letale. 11 giorni più tardi, è stato trovato senza vita un suo amico di 16 anni, sempre per abuso di sostanze stupefacenti.

Questi non sono gli unici morti, con questi vogliamo ricordare tutte le vite spezzate da questo divertimento artificiale, da queste sostanze usate da migliaia di giovani ogni giorno in quelle serate chiamate after hour o rave party, insomma serate dove i ragazzi si possono sballare, lontano da occhi indiscreti.
“Mio padre mi raccontò che ai suoi tempi per divertirsi bastavano un gruppetto di amici e una Vespa, il sabato sera partivano dalle campagne fiorentine per andare a fare nottata in centro e magari a rimorchiare delle ragazze, la mattina dopo tornava a casa ubriaco, con i genitori che gli urlavano contro, ma non gli importava nulla perchè tanto aveva dormito con una bella ragazza al suo fianco. Queste sono belle storie, questo è un bel modo di divertirsi, come quando avevamo 14 anni e giravamo per la città in bicicletta con gli amici, magari poi ci fermavamo in un campo e fumavamo di nascosto dai grandi le prime sigarette, perchè ci faceva più maturi.
Ma oggi i tempi sono veramente cambiati, molti ragazzi a 13 anni possono già dire d’aver fumato uno spinello, perchè non sanno più cos’è veramente il divertimento, e nella loro incoscienza pensano di affogare tutti i loro problemi con queste droghe. Dalla cannetta all’utilizzo di droghe peggiori il passo è breve, basta andare una sera in discoteca e sembra normale imbattersi in spacciatori o ragazzini che chiedono pasticche.
Una volta che le sigarette ci annoiano, allora vogliamo provare nuove cose, proviamo il sapore della ribellione nel prendere qualcosa che non è legale, non facendo caso che ci stiamo scavando la fossa da soli, perchè una volta che inizi, ti spingi sempre più in là per provare nuove cose, perchè diventa una gara a chi ne ha provate di più, anzi ci si diverte a raccontarci le storie della botta, delle allucinazioni.
Si inizia con le serate gabber, che sono serate di musica techno o hardcore o altri sotto generi, dove le maggior parte delle persone si reputano di destra, ma intanto non rinunciano a prendersi una pasticca o a bersi l’MDMA, c’è chi si limita a quello, perchè gli piace la musica, se no il passo successivo verso la distruzione sono i rave party, che sono feste illegali, organizzate da anarchici nei posti più sperduti dal mondo, per non farsi beccare dalle forze dell’ordine. Li davvero vedi l’altra faccia del “divertimento sfrenato“, ragazzi senz’ anima che si farebbero di qualsiasi cosa: LSD, ketamina, eroina.
I posti per potersi drogare non mancano e le droghe tanto meno. Davanti a chi ci diceva che avevamo raggiunto il limite, che non ci stavamo più con il cervello, noi ridevamo, eravamo sicuri che non fosse cosi. Quando a scuola ci raccontavano gli effetti delle droghe e i danni noi preferivamo non ascoltare; consideravamo tutto ciò che dicevano cavolate, perchè a noi ancora non era successo nulla, o forse solo perchè non ci ricordavamo come eravamo prima. La morte ? Tra di noi ci raccontavamo le peggiori cavolate per non crederci, per non credere che quel ragazzo fosse morto per una pasticca.
Solo quando ne esci allora capisci veramente cosa sia successo, che in te qualcosa è cambiato, anche i genitori lo sanno, però hanno paura di parlarne, perchè preferiscono fare finta di nulla, piuttosto che affrontare la situazione.
Col tempo alleni il cervello, cerchi di non pensare al passato e smettere è più facile di quanto si pensi: ti rendi conto che eri un idiota, anzi mentre prima eri fiero, ora ti vergogni di chi eri. C’è chi ti dice “il passato è passato, pensa a chi sei ora”, ma il passato ti raggiunge sempre e non ti perdonerai mai quello che hai fatto.
La nostra società e sopratutto i ragazzi sono allo sbando, ci sono politici che vogliono legalizzare le droghe leggere, ma non hanno capito che quello, per i ragazzi, è il punto di partenza per poi arrivare a quelle peggiori. E’ inutile fare spot contro la droga, parlarne a scuola, tanto a molti ragazzi piace vivere nell’ ignoranza, anzi non vogliono pensare a cosa stanno andando in contro, perchè a loro interessa solo lo sballo. Visto che la nostra società non fa nulla per bloccare questo fenomeno, sto pensando seriamente che li vogliano cosi, ridotti allo stato vegetativo, così non sono neanche in grado di capire quando glielo mettono nel culo.
Dal mio punto di vista gli spacciatori dovrebbero sempre essere puniti con il massimo della pena, loro campano sulla vita o meglio, sulla morte delle persone, inoltre poco più della metà degli spacciatori arrestati sono albanesi, marocchini e tunisini: i pesci piccoli che riempiono le tasche della mafia. Bisogna insegnare subito ai giovani cosa sia e a cosa portail’utilizzo di droghe, bisognerebbe spedirli fisicamente nelle cliniche di disintossicazione, dove potrebbero provare sulla loro pelle a cosa porta la droga, bisognerebbe farli presenziare un’autopsia sul cadavere di un tossico dipendente, cosi vedrebbero con i loro occhi i danni effettivi. E’ necessario far capire ai giovani che il gioco non vale la candela, che a 20 anni ci sono milioni di modi per divertirsi, mentre di vita c’è né una sola”.

giovedì 14 novembre 2013

ECSTASY LA REALTA'


Oggi volevo parlare di ecstasy facendo una ricerca su youtube mi trovo questo video guardiamolo bene .
Ok in un primo momento fa persino scappare un sorriso vedere tutta questa gente ballare e smandibolare (detto in gergo) si fa persino pensare non a tutti ma a qualcuno che figo tutti sballati a ballare fino al mattino un bel divertimento magari in quel momento essere tutti fratelli abbracciarci e pensare dai ora ci mangiamo un altra pastiglia e via dicendo .
Pero' adesso e arrivata l'ora di vedere la realtà .
Facendo frequentemente uso di ecstasy o anche trip e via dicendo con droghe sintetiche , le conseguenze possono essere davvero gravissime in primo piano mettiamo la stanchezza che essendo sotto effetto di queste droghe non la si sente quindi si può rischiare l'infarto in secondo piano mettiamoci il fegato perché tutte queste sostanze che ingerite finiscono nel fegato e li le conseguenze non si sentono subito ma dopo un po di anni come anche le cellule del cervello , se voi ci fate bene caso allo sballo che da tipo lo smandibolamento il parlare male magari con la bocca tutta storta e perché ingerendole avete mandato in confusione le cellule del cervello.
Sono successi già molti casi di morte per ecstasy e le vittime erano molto giovani quindi ragazzi prima di usare queste droghe pensate bene a quello che state facendo e che la vita non e solo la gioventù e se non volete avere conseguenze durante gli anni divertitevi senza drogarvi , e come ultima cosa rivedendo questo video e le facce di questa gente : SPERO PROPRIO CHE A FINE SERATA NON SI METTERANNO ALLA GUIDA DI UN AUTO  

martedì 12 novembre 2013

MANIFESTAZIONE DEGLI SPACCIATORI A TORINO

La bella e, una volta, aristocratica città di Torino è stata testimone di un evento storico: la prima manifestazione pubblica organizzata da spacciatori di droga in difesa dei loro diritti. I fatti: alla fine di settembre i carabinieri. intervengono, a richiesta degli abitanti, per compiere una retata dissuasiva nei giardini alle basse di Stura, infestati dai mercanti di morte, e come già accaduto in passato vengono accolte da un fitto lancio di pietre. Intanto due dei malviventi si buttano nel fiume Stura per evitare il fermo o salvaguardare la merce, annegando. Il corpo di uno dei due viene immediatamente recuperato, per il secondo invece saranno necessari più giorni di ricerca da parte dei sommozzatori. Immediatamente si scatenano le proteste degli spacciatori contro le azioni repressive delle forze dell’ordine, in una zona che ritengono una zona franca per le loro attività che da anni si svolgono quotidianamente alla luce del sole, e che per questo è nota come “Tossic Parc”. Per tre lunghi giorni più di un centinaio tra trafficanti, spacciatori e tossicodipendenti hanno manifestato bloccando il traffico a intermittenza su corso Giulio Cesare, la grande arteria che collega il centro di Torino all’autostrada per Milano con cortei, cassonetti in fiamme e duri scontri con le forze dell’ordine. 
Il ministro degli Interni, Amato, ha richiamato a Roma il Prefetto di Torino, mentre il sindaco Sergio Chiamparino ha usato parole di fuoco: “La lotta allo spaccio deve proseguire con la determinazione necessaria , non possiamo in alcun modo tollerare che il centro o qualsiasi altra parte della città diventi zona franca”.

Ancora più dura la posizione di Massimo Brutti, vicepresidente del Comitato parlamentare di controllo sui servizi di sicurezza. “Quei blocchi stradali sono una vergogna – ha spiegato – vanno rmossi in ogni modo.. Minacciano la gente onesta, è un’offesa allo Stato”.

Ma la realtà è che è, nonostante qualche arresto, e le contromanifestazioni dei cittadini del quartiere, è stata solo per volontà dei pusher che le dimostrazioni sono cessate.

Eravamo abituati ad assistere, oramai da decenni, a manifestazioni e proteste miranti alla legalizzazione della vendita e dell’uso di una o di tutte le sostanze stupefacenti, ma pochi avrebbero immaginato che il clima socio-culturale attuale avrebbe prodotto uno slittamento in avanti così eclatante sul tema delle droghe.

E Tossic Park, che fine ha fatto? Ce lo dice il quotidiano “la Stampa” del 2.6.2006., secondo cui, subito dopo la rivolta, “già sabato lo spaccio era ripreso, con i carabinieri rimasti, viste le circostanze, a distanza di sicurezza”.
tossicpark

lunedì 11 novembre 2013

ROMA 40 ARRESTI ALL' ALBA MAXI OPERAZIONE




Dopo un anno di indagini, la polizia ha eseguito 40 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di appartenenti alle famiglie storiche del quartiere San Basilio.

L'operazione è avvenuta all'alba. Sono state smantellate due organizzazioni criminali, dedite allo spaccio di droga a San Basilio.

Intanto, una decina di provvedimenti di custodia cautelare per un presunto traffico di ingenti quantitativi di cocaina sono in fase di esecuzione da parte dei carabinieri di Venezia. I provvedimenti riguardano anche ex esponenti della cosiddetta mala del Brenta e interessano in particolare l'area del Veneto orientale. Secondo quanto emerso dalle indagini, l'organizzazione criminale avrebbe gestito un traffico dalla Lombardia di cocaina per diversi chilogrammi alla settimana. Nell'operazione sono impegnati 70 carabinieri con l'ausilio di un elicottero.
Perquisizione nel corso di una ioperazione antidroga




mercoledì 6 novembre 2013

NAPOLI ABBANDONA IL FIGLIO IN AUTO PER UNA DOSE

Il figlio di 3 anni abbandonato in auto per andare a comprare la droga. É accaduto questo pomeriggio a Napoli, nel quartiere Scampia, dove il pregiudicato A. A. si era recato per comprare la sua dose, dimenticatosi del bambino. A notare il piccolo – in evidente crisi respiratoria - nella vettura parcheggiata a bordo della strada una pattuglia dei carabinieri del nucleo radiomobile di Napoli nel corso di un servizio di pattugliamento. I militari dell'Arma hanno così forzato la portiera e trasportato il bambino in ospedale dove i sanitari gli hanno diagnosticato un colpo di calore. Il piccolo è stato affidato al nonno mentre il padre è stato rintracciato dai carabinieri ai quali ha dichiarato di aver lasciato l'auto parcheggiata per recarsi nella Vela celeste senza voler specificare altro. L'uomo è stato accompagnato nel carcere di Poggioreale.
Napoli, abbandona figlio in auto per comprare droga: arrestato