martedì 4 novembre 2014

Muore a 19 anni per aver preso droga sintetica

Quando Connor Ekchadrt, 19 anni, il 12 luglio ha preso in mano quello spinello di marijuana sintetica non poteva immaginare che un solo tiro gli sarebbe stato fatale. Quella notte è andato a dormire e non si è mai più risvegliato: il suo cervello è rimasto senza ossigeno, è andato in coma e ai medici non è rimasto che dichiarare la morte cerebrale. Da allora è iniziato il calvario di un'intera famiglia della California.Mamma, papà e le sue sorelle gli sono stati accanto in ospedale nei giorni più difficili e hanno avuto la forza di mostrare al mondo il loro dolore. Connor è morto a fine luglio lasciando un vuoto che i genitori non riescono in alcun modo a colmare. Da allora mamma Veronica e papà Devin hanno iniziato una battaglia contro le droghe sintetiche che in California, anche se illegali, vengono vendute online e negli smoke shop. Messaggi, foto su Facebook, convegni, tutto per scongiurare che altre famiglie possano vivere lo stesso insopportabile dolore per la perdita di un figlio. La famiglia Eckhardt ha lanciato una campagna mondiale contro le droghe sintetiche tramite la pagina Facebook di Connor e attraverso un sito chiamato Do It 4 Connor, per raccontare i danni che possono derivare dall'uso di queste sostanze.Devin lunedì ha caricato su Facebook un toccante e commovente video dalla tomba del figlio in cui esprime il suo dolore e la sua incredulità per il dramma che li colpiti. «Sono qui sulla tua tomba, Connor, e non posso credere che sia vero - dice il papà commosso - Guardo questa pietra e vedo il tuo nome, e penso che questo non doveva accadere, questa non può essere la mia vita. Mi aspetto di sentire la tua voce da un momento all'altro, di vederti arrivare sullo skateboard ridendo. Io lo so che non sei qui ma sei con Gesù e questo è l'unico motivo che riesce a farci andare avanti. Ho un vuoto enorme dentro di me. Mi manchi». Il messaggio continua con un avvertimento ai genitori e ai figli sulla pericolosità delle droghe sintetiche: «È bastato un solo tiro e la nostra vita è cambiata per sempre». Secondo Devin quella tragica notte il figlio si è lasciato coinvolgere da alcuni amici e deve aver subito una pressione tale da convincersi a fumare marijuana sintetica. «Per noi è un incubo. La nostra battaglia andrà avanti. Non lasceremo che ciò che è capitato a noi possa succedere ad altri. È straziante» ha detto il papà. «Le persone non si rendono conto di quanto pericolose siano le droghe sintetiche. Non si sa cosa ci sia dentro e nemmeno in quale quantità. Possono risultare 1.000 volte più letali di uno spinello» ha detto il dottor Andrew Monte. La famiglia Eckhardt con coraggio sta portando avanti la propria battaglia in nome di Connor. Ma quando arriva la sera e le luci si spengono i rimorsi e i rimpianti fanno capolino, lasciando spazio solo alle lacrime. «Non ho mai fatto skateboard e non sono mai andato a fare surf con lui. Ora non so cosa darei» confessa il padre. 

                            Muore a 19 anni per aver preso droga sintetica:
il padre manda un messaggio dalla tomba -Video



                                                           (  Fonte : http://www.leggo.it  )

IL CASO DI STEFANO CUCCHI E DA RIVEDERE



“Il procuratore si è impegnato a rivedere l’indagine”, aveva annunciato Ilaria Cucchi uscendo dalla Procura di Roma dopo aver incontrato Giuseppa Pignatone, che domenica aveva definito “inaccettabile” la morte di Stefano Cucchi perché avvenuta mentre il ragazzo “era affidato allo Stato”. Poco dopo il capo della procura ribadiva: “Procederemo ad una rilettura di tutte le carte dell’inchiesta”. Ma aggiungeva che i pm “hanno fatto un lavoro egregio e hanno, come ho detto, la mia estrema fiducia“. L’apprezzamento mandava su tutte le furie la famiglia: “I casi sono due – legge in una nota diramata in serata da Ilaria, sorella del 31enne morto il 22 ottobre del 2009 all’ospedale Pertini dopo un arresto per droga – o il dottor Pignatone è riuscito in nemmeno due ore a studiare alla perfezione tutto il fascicolo relativo alla morte di Stefano Cucchi, oppure forse oggi abbiamo perso tutti del tempo“. 


Stefano Cucchi, Pignatone ‘rivedrà gli atti’ ma elogia pm. Famiglia: ‘Perso tempo’
                                     


                                                              (  Fonte : http://www.ilfattoquotidiano.it  )

giovedì 23 gennaio 2014

UNA RAGAZZA E LA SUA STORIA NELLA DROGA

ciao raga...ho appena visto questo forum e mi è piaciuto un sacco...vorrei anke io raccontare la mia storia ( di merda)...allora....: 

fino all'età di 11 anni ero un bambina tranquilla....a 12 anni ho iniziato a fumare sigarette...a 13 ho iniziato a fumare le canne...a 14 anni ho iniziato a farmi delle feste...e li ho iniziato a usare altre droghe....prendevo di tutto, cocaina, anfetamina, ketamina, pasticche, popper, speed ecc...insomma tutte le droghe ke si possono trovare in queste feste...tranne l'eroina...quella era una delle droghe ke mi metteva paura...specialmente vedendo ragazzi morire x lei... ma alla fine mi passavo la serata e tutto finiva li...anke se avevo sempre voglia di feste...e non ne perdevo una...a 17 anni maledetti..ho iniziato a fumare eroina...pensando ke la fumavo una volta e poi basta....ma purtroppo non è stato così... è stata lei a rovinarmi la vita...con l'eroina è difficile uscirne...lei ti porta a fare cose ke non hai mai fatto...ti fa cambiare completamente la tua persona....credetemi io non mi rikonoso più....come al solito quando si inizia pensi ke sei tu a comandarla....sono tutte minkiate...all'inizio trovavo sempre i soldi x comprarla...poi più ne usi...più ne serve...e quindi ci vogliono più soldi...ho venduto tutto l'oro ke avevo(solo quello mio), poi si è finito anke quello...e sono sapevo dove prendere i soldi...rubare i soldi ai miei genitori fortunatamente non l'ho mai fatto...poi ho conosciuto un ragazzo lui spacciava, si bucava e aveva troppi problemi con la legge, ma aveva tanta voglia di uscirne e di sistemarsi...ci siamo messi insieme x gioco, ed io avevo la roba gratis...ma alla fine non lo amavo, provavo solo un bene amichevole....poi lui si è innamorato di me veramente...e non voleva che io facevo queste cose... mi diceva sempre "io ne voglio uscire e con una ragazza ke si sballa con me non ci riuscirei mai, io ti amo e non voglio che cadi nella mia stessa trappola" aveva ragione....ma io non capivo...volevo solo lei...quando mi ha lasciata mi ha fatto sentire una merda....e li ho capito ke mi amava veramente....i miei genitori non volevano ke io stavo kon questo ragazzo e lo vedevo di nascosto...mi sono fatta aiutare da mia madre a togliere le scoppiature ( cioè a uscire fuori dall'eroina) stavo malissimo sono stata un mese chiusa dentro...poi sono uscita e sono rimasta un mese e mezzo senza usare eroina...stavo benissimo...ero ritornata la persona di prima...ma dur poko....ho iniziato di nuovo a vedere il mio ragazzo...e i miei non volevano....lui ci stava male quanto me....e sono scappata di casa....hanno arrestato il mio ragazzo, ed io ho iniziato a fumare l'eroina, spacciavo....avevo sempre carabinieri a casa...era uno stress...una vita bruttissima...dopo un mese il mio ragazzo è uscito dal carcere...io sono riuscita a non fare più niente...ho tolto dinuovo le scoppiature con lui ke mi aiutava...e lui si faceva solo 1 pera al giorno...dopo un p lui ha iniziato a lavorare seriamente....cosa che non aveva mai fatto...alla fine dopo 15 giorni che lavorava sono venuti i carabinieri a casa e se lo sono portato via...sono passati 4 mesi e lui è ankora in quel carcere di merda...io ho iniziato dinuovo a fumare....e lui è da 4 mesi ke non tocca niente...insomma....forse ho parlato un p troppo...cmq voglio dire a tutti i ragazzi....
NON USATE MAI EROINA...AL MOMENTO PENSATE KE SIA LA PRIMA E L'ULTIMA VOLTA....MA NON è COSì...QUELLA è LA PRIMA....E L'ULTIMA LA USERAI SOLO PRIMA DI ANDARE IN COMUNITà.....NON ARRIVATE A QUESTO PUNTO....ROVINA SOLO LA VITA....NON ILLUDETEVI DELLA PRIMA VOLTA...KE VI SENTITE BENISSIMO...E VI SEMBRA TUTTO SPECIALE....QUELLI BELLI SONO SOLO POKE ORE....POI AVETE UNA VITA ROVINATA......
grazie a ki legge la mia storia....spero qualkuno risponderà.......


Fonte ( http://forum.alfemminile.com/ )

                                                         

martedì 14 gennaio 2014

UN VERO MERCATO DELLO SPACCIO A POTENZA

Droga pagata ai fornitori con i vaglia (da un minimo di mille euro l’uno) e acquistata a Terzigno (Napoli) per essere rivenduta a Potenza attraverso una rete di spaccio fatta da compratori “fidelizzati”.

Sono quattro le persone (di cui tre in carcere e una ai domiciliari) che sono state arrestate stamani dai Carabinieri nell’ambito di un’indagine sullo spaccio di stupefacenti condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Potenza.I particolari dell’operazione sono stati illustrati stamani, a Potenza, nel corso di una conferenza stampa, dal Procuratore della Repubblica, Laura Triassi, e dai comandanti dei reparti operativo e investigativo dei Carabinieri, i capitani Antonio Milone e Francesco Mandia.

Delle tre persone in carcere, una è lucana e due sono di Terzigno: la droga veniva acquistata e trasportata a Potenza almeno una volta a settimana. I soldi venivano raccolti prima dai compratori, e solo in qualche caso sono state necessarie le minacce per recuperare quanto dovuto: il denaro veniva poi inviato ai venditori campani, spesso anche con “vaglia veloci” di almeno mille euro l’uno.

La cocaina veniva poi rivenduta principalmente nel capoluogo, con una rete di acquirenti “fidelizzati”: gli investigatori hanno scoperto il gruppo partendo non solo dalle parole di un pentito, ma anche da alcune indagini cominciate per verificare degli episodi estorsivi, e utilizzando le intercettazioni ambientali. 

La collaborazione tra il gruppo campano e quello lucano, secondo gli investigatori, è cominciata in carcere: quella di Terzigno, infatti, è un’area nuova per i compratori della Basilicata, che spesso si riforniscono invece a Scampia o a Secondigliano. (ANSA).
Quattro arresti per droga a Potenza
Un vero mercato dello spaccio in città

sabato 11 gennaio 2014

PERUGIA CAPITALE DELLA DROGA ‘GRAZIE’ AGLI IMMIGRATI



Il degrado attanaglia la città di Perugia, gli spacciatori maghrebini, africani e dell’Est presidiano ogni angolo, creano disordini, si contendono lo spaccio a colpi di pistola.

E la presenza di così tanti spacciatori low-cost permette una ‘capillare’ distribuzione della ‘roba’, inconcepibili prima dell’avvento dell’immigrazione di massa.

La droga uccide a Perugia, e ne fa la capitale dello spaccio: sono 21 i morti nel solo 2012, ultimo anno di rilevazione. A dirlo i dati resi noti durante la presentazione del Piano di azione nazionale antidroga che ha avuto luogo, oggi, 10 gennaio, alla facoltà di medicina e chirurgia.

Se si analizzano nel dettaglio i dati si scopre che a iniettarsi dosi letale sono per la maggior parte gli uomini con un tasso di mortalità, calcolato su 100.000 abitanti, pari al 7,3 per cento. In tutto 3.083 invece i tossicodipendenti in trattamento.

E mentre l’uso di cocaina – la droga dei ricchi – è in calo, 3,2 dosi al giorno nel 2012 contro 5,2 dosi nel 2011, aumenta l’uso dell’eroina 24 dosi al giorno contro le 16,7. La crisi è anche questo, i tossicodipendenti rimangono più o meno gli stessi, ma si spostano su ‘prodotti’ di sempre peggiore qualità.

I drogati sono positivi all’epatite B nel 20,9 per cento dei casi, all’epatite C nel 48,6 per cento. L’immigrazione è anche questo. Più spacciatori, prezzo più basso, maggiore diffusione. Più morti.


UN PENSIERO SU “PERUGIA CAPITALE DELLA DROGA ‘GRAZIE’ AGLI IMMIGRATI”


Le leggi sono tarate in modo perfetto per ottenere il massimo della diffusione della droga al massimo del prezzo.
Una repressione vera, come quella di Singapore, fa esplodere i prezzi azzerando la domanda, quindi il mercato della droga scompare. Al contrario la legalizzazione può traformarci in una società di drogati simile a quella descritta nel Mondo Nuovo di Huxley (cosa gradita ai mondialisti), ma cancella allo stesso tempo i profitti per la criminalità organizzata. La ‘soluzione’ quindi è quella che stiamo vivendo ora: droga ovunque ma anche un piccolo simulacro di repressione per tenere alti i prezzi.

Fonte ( http://voxnews.info )

martedì 7 gennaio 2014

Cerca di spacciare droga a e ruba trolley

Arresto con l'accusa di furto e detenzione di droga a fini di spaccio, la scorsa notte, per un tunisino 33enne pregiudicato, irregolare e senza fissa dimora. L'uomo, fermato dai Carabinieri, era stato già arrestato dai militari il 29 dicembre per un furto di abbigliamento. Ieri notte, intorno all'una, ha avvicinato un avventore di un bar di viale Pietramellara offrendogli l'acquisto di stupefacente: al rifiuto, il tunisino ha adocchiato il trolley che l'uomo aveva con sè e, approfittando di un attimo di distrazione, glielo ha sottratto, allontanandosi. La vittima, accortasi del furto, ha incontrato una pattuglia dei Carabinieri che ha poi intercettato il tunisino nella vicina via Amendola, con il trolley rubato. Mentre la refurtiva veniva restituita alla vittima, il tunisino, sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso di dieci dosi di cocaina suddivisa in dosi da un grammo, nascoste in varie parti degli abiti e del corpo. Arrestato, sarà sottoposto a giudizio direttissimo.
Cerca di spacciare droga a e ruba trolley: arrestato

venerdì 3 gennaio 2014

Superfan di Breaking Bad arrestato per droga a Capodanno




(KIKA) - Tutti vorrebbero vivere in un film, in una fiction o in un cortometraggio. Ovvio, per i più temerari anche quando si parla di un mondo infestato dagli zombie, una guerra contro un'invasione aliena o di un serial killer che miete vittime ogni giorno.

La responsabilità sociale e morale di chi queste storie le scrive e le produce è grande, e gli studios non si fanno scrupoli a portare sul grande o piccolo schermo storie di ordinaria follia.

Una serie tv in particolare ha riscosso grande successo vincendo dieci Emmy Awards, i premi riservati alle serie televisive, in cinque anni. Stiamo parlando di Breaking Bad, che racconta la storia di un professore di chimica che braccato da una pessima situazione economica e personale, decide di iniziare a produrre e spacciare meth, metanfetamina.

Beh, saprete già dove stiamo arrivando: un ragazzo del sud della Florida, fan accanito della serie, ha deciso di trasformarla in realtà. Purtroppo per lui è stato arrestato il giorno di Capodanno, con le accuse di possesso di sostanze psicotrope atte alla vendita, e di un vero e proprio laboratorio. Fin qui niente di strano: succede spesso.

Il bello è che Ryan Lee Carroll, il 28enne in questione, aveva vinto un contest sponsorizzato daAaron Paul, uno dei due protagonisti della serie, per la campagna anti bullismo Kind Campaign, ideata proprio dalla moglie di Paul. Carroll aveva vinto un viaggio a Los Angeles e aveva assistito all'episodio finale, proiettato per l'occasione all'Hollywood Forever Cemetery, proprio come ospite di Paul.